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Dall'Appennino, Castello della Pieve, là dove nel 1301 fu deciso l'esilio di Dante,
un'iniziativa per unire l'Italia nel nome del pane e della lingua.

Il 15 Giugno prepara anche tu il Pane di Dante e condividilo sui social
utilizzando l'hashtag #ilpanedidante e taggando su Instagram @ilpanedidante

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pane come cibo

Tu proverai sì come sa di sale lo pane altrui”: così Cacciaguida nel XVII Canto del Paradiso ammonisce il poeta profetizzando il suo esilio da Firenze. Il pane si fa metafora dei nuovi sapori che Dante dovrà forzatamente conoscere lontano dalla sua patria – dove il pane è “sciocco”, senza sale – nella sua condizione di esule di là dall’Appennino.

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pane come lingua

Nel suo errare in Appennino – la linea che lo dividua da Firenze –
Dante disegna la nazione che verrà a partire da quel che gli manca: il pane. Non solo il bisogno di masticarlo ma, con la stessa lingua, di rivendicarlo.

“…il nuovo italiano, che farà nuovi gli Italiani, togliendo le sofisticazioni del latino e delle altrui parlate, farà tutti – e tutti dico – parlare; farà come quel pane orzato che, moltiplicato nei Vangeli, satollerà le migliaia e n’avanzeranno le sporte piene. … Pane di scienza, pane di materia e pane d’anima…” (Dante Alighieri, Convivio, I.9.13)

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pane come spirito

Dai bisogni elementari, “volgari”, nasce per Dante la spinta a creare una nazione unita. Pane basso, dal basso, orzato, con le risorse dei campi, pane basso perché lo farà crescere l’uso e la moltiplicazione.
In un’Italia divisa dalle squadre e dalle fazioni, Dante si batte per la vittoria nazionale: noi.
Nel mezzo del cammin di nostra vita…

Segui la ricetta, prepara il pane di Dante
e condividilo con tutta Italia!

INGREDIENTI E PROCEDIMENTO

Per la biga (pre-impasto): 

gr. 500 farina integrale

gr. 250 acqua (se possibile di rubinetto)

gr. 4 lievito (lievito di birra)

In una ciotola unire tutti gli ingredienti fino a farli assorbire. 
Coprire con un coperchio o un panno umido e lasciare lievitare per 15 ore a 18 gradi.
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Il giorno successivo, trascorse le 15 ore, unire alla biga:

gr. 750 di farina intregrale

gr. 500 acqua (se possibile di rubinetto)

gr. 62 olio extravergine di oliva

gr. 15 lievito compresso (lievito di birra)

gr. 7 malto.

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Versare nella biga l’acqua per ammorbidirla, unire la farina integrale, il lievito sbriciolato, il malto e iniziare a impastare con le mani. 

Unire l’olio extravergine e proseguire la lavorazione sul banco di lavoro per circa dieci minuti. 

Puntare l’impasto coperto con un panno per 10 minuti. 

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Spezzare l’impasto, dare 2 pieghe e formare. 

Lasciare riposare l’impasto coperto per altri 10 minuti. 

Schiacciare con le dita e porre in 2 ciotole, rivestire con un panno, coprire e lasciar lievitare ancora per 10-15 minuti.

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Capovolgere le forme in teglie rivestite con carta da forno, spolverare di farina integrale e incidere con una lametta o coltellino. 

Infornare a 180 gradi per 45/50 minuti. 

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Apparecchiamo una tavola lunga come tutta l'Italia!

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Andrea Angelini, Vittoria Podrini, Francesco Martinelli, fondatori di Happennino

Il pane di Dante fa parte della rassegna L'Appennino di Dante, un progetto di Associazione Culturale Happennino e Matteo Giardini

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